I due attori interpretano una poesia sulla gestualità napoletana con la Lingua Italiana dei Segni, per creare una coreografia con le mani, sulle mani - Il significante e il significato si sovrappongono in una “danza delle mani”. Il progetto è stato realizzato grazie all’aiuto di Leopoldo Cozzolino e Francesca Dati della Lega del Filo d’Oro, associazione che ha per scopo l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e il reinserimento delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
“Mani,
mani che parlano,
mani che dicono più delle parole
parole che dicono niente
mani che danzano ed esprimono la loro anima
mani che danzano per il divino
mani che danzano per me
e fanno esultare il mio cuore
saltare su in eccitazione e fermarsi
in stupore davanti alla bellezza che io decido di vedere
come barboni che ballano nelle strade sporche
parlatemi, mani
fatemi vibrare
non rimanete silenziose
ficcami la mano nel petto e stringi forte il mio cuore
strappalo e giocola con lui
parlami parlami parlami
come sai fare solo tu
svegliami
fammi sentire parte di questo fiume
fammi vivere
fammi viva”